domenica 13 maggio 2012

Attaccati alla perteghetta del tram






Il volantino Il centrosinistra di Limbiate si attacca alla perteghetta del tram scritto da me nel marzo dell’anno scorso per il Movimento 5 Stelle e distribuito in circa 1.500 copie, l'ho pubblicato il 7 aprile 2011.
Vale la pena di rileggere quel testo, adesso che, finalmente, una sacrosanta decisione dell'Ufficio speciale trasporti a impianti fissi - USTIF proibisce la circolazione dei tram sulla linea Milano Comasina-Limbiate Ospedale, perché mancano, ormai da molto tempo, le condizioni minime di sicurezza per la circolazione dei convogli. Si comincia, così, a fare piazza pulita dell'immane quantità di chiacchiere vuote diffusa negli ultimi mesi da una pletora di imbroglioni, ciarlatani, cialtroni, imbecilli. Soprattutto per opera del centrosinistra, ma anche di altri partiti, per mesi si è sproloquiato su progetti tanto faraonici quanto insensati, mentre nulla si faceva per mettere a disposizione il denaro necessario per gli interventi urgenti di restauro della linea. Le considerazioni di quel volantino mi sembrano un punto di partenza indispensabile per cominciare a smascherare l’enorme mistificazione sulla "metrotramvia" e su chi ha lavorato, negli ultimi mesi, per diffonderla.
L’USTIF già alcuni mesi fa aveva emesso un’ordinanza che proibiva la circolazione dei tram, ma poi l'aveva sospesa perché i politicanti cialtroni dei comuni attraversati dalla linea si erano impegnati a trovare i finanziamenti necessari per gli interventi più urgenti. Invece, De Luca si è dedicato a ridicoli cortei di 150 metri sui binari e a sproloquiare su aumenti dell’IMU fino al 7 per mille per finanziare la nuova “metrotramvia” (udito con le mie orecchie a Cormano la sera dell'8 marzo); quell'orang-outang della politica limbiatese denominato Ti-che-te-tarchett-i-ball, invece, ha dato piena prova di sé come amministratore sbraitando, prima, contro una povera signora (la quale, senza volere, con molto buon senso evidenziava gli sproloqui di De Luca) che “compito della politica [intendeva dire dei cialtroni della sua risma] è dare espressione ai sogni” (anche lui udito da me a Cormano), e poi organizzando (a spese nostre) una parata di politicanti e di tecnici felloni (denominata “workshop” perchè fa più figo) nella quale è stato illustrato per l’ennesima volta un progetto fumoso e folle che sarebbe funzionale alla speculazione edilizia e commerciale lungo la Comasina (che avrà un'appendice di 85 mila mq al Villaggio Snia di Cesano Maderno, a due passi dalla nuova stazione ferroviaria sulla Seregno-Saronno), ma non alle esigenze dei pendolari che vanno e vengono quotidianamente da Milano. A questo fervore di mistificazioni ha attivamente partecipato anche quel consigliere comunale dell’Asinistra che si distingue solo per essere grant, gross, pussé ciula che baloss.
Questa gente, adesso, di fronte alla responsabile decisione dell’USTIF che, per garantire la sicurezza dei passeggeri, dei lavoratori dell’ATM e di tutti coloro che circolano sulla Comasina, ha deciso di dire “Basta!” e di non stare più ad aspettare i porci comodi di un'accozzaglia di inetti – questa gente ha l’improntitudine oscena di scrivere idiozie come le seguenti:

Solo 2 giorni di tempo per scongiurare questa iattura. Ciò che è avvenuto è di una gravità inaudita, non solo e tanto nel suo contenuto, quanto nel modo: per l’ennesima volta i cittadini utenti vengono trattati come “bestie”, lunedì alla fermata non troveranno alcun tram ad accoglierli” (letto sul sito del PD  meno elle);

“I modi sono davvero inaccettabili, i pendolari si troveranno lunedì mattina ad aspettare un tram che non arriverà mai” (sul sito dell'Asinistra).
 
I responsabili della sorpresa sono proprio questi amministratori cialtroni! Ma in realtà i convogli tramviari saranno sostituiti da autobus che, viaggiando sulla Comasina alla stessa velocità degli altri autoveicoli, impiegheranno, forse, qualche minuto in più per arrivare a destinazione. Tutti sanno, infatti, che gli autoveicoli viaggiano ad una velocità superiore a quella, ridottissima, alla quale per lunghi tratti era ormai costretto a viaggiare il tram, fino ad accumulare, da Mombello al quartiere Giovi, ritardi di sei-sette minuti (verificato di persona innumerevoli volte). Lo stato disastroso dell’armamento e dei convogli ultra-obsoleti era constatabile ad occhio nudo, ma gli imbecilli di cui sopra avrebbero preferito poter continuare indisturbati con le loro chiacchiere per altri mesi ancora, aspettando qualche disgrazia sulla linea per decidersi, forse, a tacere!

Nessun commento: